NORGAARD A FV, MERITAVO DI PIÙ MA IL CALCIO È COSÌ: ORA AVANTI

14.06.2019 10:00 di  Giacomo A. Galassi  Twitter:    vedi letture
NORGAARD A FV, MERITAVO DI PIÙ MA IL CALCIO È COSÌ: ORA AVANTI
FirenzeViola.it
© foto di Giacomo Morini

La Fiorentina volta pagina e con Rocco Commisso punta già alla prossima stagione. C'è però chi ha già salutato Firenze dopo una stagione non certo esaltante: Christian Norgaard. Il centrocampista danese arrivato in viola per sostituire Badelj tra numerosi mugugni, non è stato in grado di imporsi alle cronache nelle poche occasioni avute, e dopo sole 6 partite giocate si è accasato al Brentford, seconda divisione inglese. FirenzeViola.it ha perciò deciso di contattarlo in esclusiva per un commento sulla sua esperienza alla Fiorentina.

Christian, prima di tutto le chiediamo un bilancio della sua stagione passata in Italia. 
"E' stata una stagione dura per me in Italia ma ho dato tutto ciò che potevo. Quando giochi solamente sei gare in tutto l'anno, c'è un limite rispetto a ciò che puoi dare alla squadra e mostrare a tutti. A parer mio meritavo di avere più spazio, ma così è il calcio e bisogna accettarlo".

E come se lo spiega questo poco utilizzo? 
"Non saprei, penso abbiano influito più fattori. Forse mancanza di fiducia nei miei confronti, forse è stata colpa mia che non sono riuscito a dare abbastanza il mio contributo quando ne ho avuta l'occasione. In realtà penso sia molto difficile trovare una vera e unica ragione, a volte non ci sono motivi e le cose vanno come devono andare".

Il finale di stagione però non dev'essere stato piacevole per nessuno in ogni caso. Come l'avete e l'ha vissuto? 
"Non è stato certo un finale divertente, sia per chi giocava che per chi stava in panchina. La tensione era palpabile e si poteva sentire anche durante gli allenamenti. Per fortuna non siamo retrocessi, altrimenti sarebbe stato terribile per tutti, specialmente per i tifosi. Mi sarebbe dispiaciuto molto".

In tutto questo, secondo lei hanno influito i contrasti tra proprietà e tifosi? La tensione era percepita anche all'interno dello spogliatoio? 
"Io sinceramente non ho mai sentito particolare tensione dai contrasti che c'erano nell'ambiente, ero concentrato solo sulle partite ed il resto non influiva particolarmente. Ma magari chi ha giocato le ultime partite ha sentito di più la tensione".

Adesso l'esperienza in Inghilterra al Brentfort FC. Sensazioni ed obiettivi? 
"Sono molto emozionato all'idea di andare a giocare al Brentford e in Inghilterra. Il mio obiettivo è riuscire ad aiutare la mia squadra a migliorare ancora, cercando di avvicinarsi il più possibile al top della lega. Penso che ci siano le possibilità di fare bene qua".